“Ats Insubria e Regione Lombardia stanno ripetendo gli errori del passato. Da qualunque punto di vista si voglia vedere la situazione prevenzione Covid, si ripete sempre lo stesso cliché”, lo denuncia Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, di fronte alla situazione in provincia di Como.
“Un eufemismo dire che ci sono delle difficoltà nel tracciamento, ma mentre Regione ha potenziato ogni provincia nei punti tampone, a Como stiamo ancora aspettando il raddoppio con il San Martino, che ancora non si sa quando aprirà. Speriamo prima di raggiungere il picco, perché davvero potrebbe fare la differenza per la salute delle persone e la sanità della comunità”, prosegue Orsenigo.
“Tutte le mattine siamo in coda per i tamponi, in coda per i vaccini, non possiamo chiamare gli operatori preposti perché i numeri di prenotazione sono saltati. Ma Ats Insubria scarica il barile su tutto il territorio, da Asst fino addirittura ai sindaci. Evidentemente Ats Insubria non ama il nostro territorio, non lo apprezza”, secondo il consigliere Pd.
“E intanto Regione Lombardia sta cercando ancora strutture interessante all’attivazione temporanea di posti tecnici di cure sub-acute a favore di pazienti Covid positivi. A Como non sarebbe meglio riattivare i così tanti agognati posti nella cittadella di via Napoleona?”, si chiede Orsenigo.
“Ancora una volta non ci siamo: Ats Insubria, quando si occupa di Como, sembra sempre non sappia di cosa stia parlando. Per questo, oggi più che mai, è urgente attivare un Ats Lariana”, conclude l’esponente dem.