“Finalmente da Regione Lombardia un timido passo avanti per venire incontro al territorio comasco colpito dalla proliferazione incontrollata dei cinghiali. Bene che Palazzo Lombardia voglia affrontare il nodo della caccia di selezione e lo sgravio del peso dei risarcimenti a carico dell’Atc, ma il controllo della popolazione di ungulati è un problema da anni: è un peccato vedere che si passa all’azione solo nel 2022. Era il 2019 quando ho chiesto con un emendamento al bilancio che il consiglio regionale predisponesse le risorse per una cella frigorifera per custodire le carcasse degli animali nell’area dell’olgiatese. Proposta che veniva dagli amministratori e dai cittadini che è stata stroncata inspiegabilmente. Ma non è tutto: nel 2021 ho chiesto che Regione Lombardia stanziasse delle risorse adeguate nel bilancio di assestamento per risarcire gli agricoltori danneggiati dai cinghiali. Anche in questo caso dalla maggioranza abbiamo sentito l’ennesimo “no”. L’assessore Rolfi ha addirittura scaricato la responsabilità dei risarcimenti sul Governo centrale nonostante i cittadini si aspettassero una risposta dalle istituzioni regionali. Oggi, improvvisamente il tema dei cinghiali è tornato a riscuotere attenzione, anche a causa del rischio di peste suina. Ma dove era Regione Lombardia anni fa, quando si poteva prevenire invece che correre ai ripari, contenere la popolazione animale e supportare i cittadini? Si opponeva a proposte di buon senso, purtroppo, per partito preso” dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.
Milano, 27 gennaio 2022