“Assistiamo a scene incredibili da giorni. Il tracciamento dei positivi al Covid è completamente saltato e ormai sono le farmacie, con grandi sacrifici, a sopperire alla mancanza di copertura da parte delle Ats. Regione deve aumentare immediatamente i punti per i tamponi pubblici. Non si può più tollerare la disorganizzazione della sanità pubblica e l’incapacità di tutelare i propri cittadini. Migliaia di lombardi sono costretti a recarsi in farmacia o in strutture non convenzionate e a pagare il tampone di tasca propria perché il sistema sanitario regionale non è in grado di effettuare il tracciamento. Regione deve intervenire e garantire almeno la possibilità di rimborso a chi si deve sottoporre a un tampone. Ricordiamo che si tratta dell’unico modo per tutelare la salute pubblica e tentare di arginare il virus che da ormai da due anni sta tenendo sotto scacco l’intera comunità. Il tampone, rapido o molecolare, non può essere un lusso e il suo costo deve gratuito per il cittadino. Attualmente invece è solo indicato un prezzo consigliato, con la conseguente giungla tariffaria nelle strutture private. Bisogna considerare che alcuni datori di lavoro chiedono comunque il molecolare per rientrare al lavoro e che anche gli antigenici, se fatti in strutture non convenzionate, sempre più spesso uniche disponibili, arrivano a costare 50 euro. Il sistema di tracciamento e dei tamponi è andato in tilt e le risposte di Fontana e Moratti sono inadeguate”. Lo dichiara il consigliere regionale del PD Angelo Orsenigo.